Una vita a riparare camper
A Ferrara ci siamo resi conto che l’alimentazione a gas del frigo di Rocco non funzionava. Avevo pronte anche le lampade a LED da montare all’interno, ma avevo bisogno di un trapano per forare le placche di supporto per poi fissarle e collegarle.
Del frigo non capivo assolutamente nulla. E il gas mi ha sempre ispirato un rispetto particolare, da quando ho visto l’effetto che fa una bombola semivuota quando esplode. Decidiamo allora di cercare un esperto che ci aiuti. La ricerca online ci presenta varie opzioni, e in una di queste leggo: attivo dal 1974 nella riparazione di camper. 1974! 46 anni di esperienza, fantastico e perfetto per un giovanotto 24enne come Rocco.
Arriviamo a Stil Camper alle Bassette verso le nove, senza preavviso. Dopo qualche minuto arriva lui: Giancarlo. Gli spiego la situazione e lui si attiva subito, così, senza un attimo di indugio. Resto veramente sorpreso, in questi tempi di prenotazioni e appuntamenti con largo anticipo.
Non so se hai presente la situazione in cui ti rendi conto che un artigiano ha le mani d’oro e non sbaglia un colpo? Ecco, con Giancarlo ho avuto questa sensazione. Con il tipico umorismo emiliano, ha iniziato a smontare pezzi e a mostrarmi il disastro: bruciatore completamente arrugginito e griglie da ripulire. Poi mi dice: è un modello vecchiotto, chissà se ho ancora il ricambio in magazzino… e sparisce nel capannone. Nat e io ci guardiamo: e adesso?
10 minuti più tardi, Giancarlo esce con il ricambio in mano, sornione. Intanto suo figlio si occupa delle lampade LED. E già che c’è, verifica anche le tensioni sul circuito, perchè con l’ossidazione c’era qualche calo, con un effetto da lumino da cimitero baluginante.
Nel frattempo, la formalità iniziale si è sciolta, e iniziamo a scambiare due parole. Giancarlo lavora con la sua azienda da molto tempo, e inizialmente allestiva i camper lui stesso. Pensa: andavi da lui con il telaio del mezzo, un furgone, un camioncino, e voilà! Lui ti cuciva addosso il mezzo che desideravi. Un sarto dei camper, praticamente. Poi ha lasciato perdere: troppa concorrenza, prezzi troppo tirati, burocrazia per omologare i mezzi troppo onerosa. Da anni ormai si limita a riparazioni e preparazioni.
A vederlo girare attorno ai camper e nel cortile, robusto, un po’ storto e con il passo lento e calmo di uno che ne ha viste di tutte, ispira tenerezza.
Dato che l’attesa si annunciava lunga, Nat e io decidiamo di prendere le biciclette e andarcene a visitare Ravenna. Nel frattempo, il nostro “camper master” avrebbe terminato il lavoro e fatto un controllo generale sul circuito dell’acqua e sugli scarichi.
Manco a dirlo, al nostro ritorno, altre sorprese: c’è da cambiare una valvola alla stufa/boiler e una per gli scarichi delle acque grigie. E da sistemare gli attacchi dei tubi al gavone dell’acqua chiara. Aiuto! E Giancarlo, a metà tra il serio e il divertito, mi fa: la valvola del boiler non la fanno più, il modello è troppo vecchio. E poi aggiunge: ma magari, chissà, in magazzino ho qualcosa… e sparisce. Stavolta l’attesa è un po’ più preoccupata. E lunga…
E se la valvola non c’è, che si fa? Dovremo cambiare l’intera stufa boiler? Alla fine, Giancarlo emerge dalla sua caverna magica, portando la preziosa valvola. E mi fa: nella sfortuna, sei anche fortunato. È l’ultima.
Intanto la giornata è andata. Ci accordiamo per andare a passare la notte nei dintorni. Tanto per capirci: i dintorni sono Porto Corsini, sul mare proprio a ridosso del polo petrolchimico e industriale di Ravenna. Un posto molto affascinante per il contrasto tra mare e laguna e ciminiere e camion. Sulla strada per Porto Corsini, la spia dei freni inizia a segnare rosso a tratti, e la frenata si allunga. Ahi ahi ahi… domani ci vuole anche un controllo ai freni… beh, dormiamoci sopra, va’.
L’indomani siamo di nuovo da Giancarlo, puntuali come due orologi svizzeri. Gli dico dei freni, e mezzo ridendo mi dice che ha un amico lì vicino che può darci un’occhiata. Un altro meccanico difficile da trovare: simpatico, rapido e onesto nei prezzi. Sono le pastiglie davanti, andate e da cambiare. Nat e io riprendiamo le bici e ci lanciamo su Ravenna: stavolta l’obiettivo è vedere il circuito dei mosaici, una meraviglia.
Quella sera, abbiamo ritrovato Rocco, riparato. Non ti dico il conto… anche se mi aspettavo di peggio, a dire il vero. Abbiamo ripreso la strada più rassicurati: grazie Giancarlo!
Bravi!! gli imprevisti sono parte integrante dell’avventura!! In bocca al lupo per il vostro viaggione!
Grazie Silvia! Senti, come si fa a creare un link verso il tuo blog dal nostro e viceversa? (crosslink)
Nat, Kut che bello leggere le vostre avventure. Artigiani del genere con i loro magazzini pieni di tesori si fanno sempre più rari purtroppo.
Grazie Tati! Le avventure arrivano da sole, quando si è in movimento.