gioia e salute

Un viaggio nel digiuno

Dopo aver salutato Oscar, il figlio di Natascha, abbiamo raggiunto rapidamente il nostro posticino a Neochori, la località dove ci eravamo posati due anni fa per più di due mesi e dove avevamo tessuto amicizia con la gente del posto. Dei due nostri amici cani, conosciuti proprio su questa spiaggia, ne è apparso uno, visibilmente affamato. Dopo un paio di giorni è scomparso. Bisogna dire che Numi non ama tanto i cani che gironzolano attorno al nostro camper: ringhia e li dissuade ad avvicinarsi.

I nostri amici italiani, che hanno costruito una casa qui, arriveranno solo a tardo aprile, così ci siamo ritrovati tra le dune a ridosso della spiaggia, in tranquillità assoluta. Solo un signore molto amabile, Zarifis, viene regolarmente a trovarci per scambiare quattro chiacchiere, donandoci uova o olio d’oliva.

Questa bolla di pace è stata il momento ideale per dedicarci al digiuno di cui sentivamo bisogno. In effetti, sembra strano che dopo mesi di alimentazione vegana, praticamente a base di frutta e verdura fresca, ce ne sia ancora necessità. Invece, dare regolarmente al corpo una pausa per rigenerare sé stesso e ripulire anche vecchie scorie, fa bene.

Abbiamo iniziato gradualmente, con frutta e verdura cruda per un paio di settimane e poi siamo andati avanti con tre giorni a succhi di arancia. Il succo d’arancia è fantastico per smuovere le tossine, in particolare il muco. Il corpo produce muco ogni volta che entra in contatto con una sostanza che lo irrita (ad esempio caffè, latticini, farmaci, glutine, ma anche polveri e gas nell’aria), in modo da neutralizzarla. Dato che con la vita che facciamo è estremamente facile che accada – attraverso la pelle, il naso e la bocca – continuiamo a produrre muco, che finisce con l’accumularsi nei polmoni, nel naso e specialmente nell’intestino.

Abbiamo passato decenni alimentandoci da onnivori, con carne, latticini, pane, caffè, alcol e zucchero a profusione. Per non parlare dei farmaci e delle cure antibiotiche. Tutta roba che ha costantemente irritato il nostro sistema, che è fatto per digestioni veloci di verdure e frutta, possibilmente fresca. I nostri corpi hanno accumulato muco e spazzatura per così tanto tempo che ogni occasione di ripulitura è un toccasana.

Così, siamo partiti con la nostra buona scorta di acqua, e giorno dopo giorno, abbiamo digiunato una settimana intera. Ogni giorno è stato diverso, con alti e bassi, crisi di eliminazione e calo di peso, che non ci preoccupa perché sappiamo che il nostro corpo riprenderà il suo peso in fretta e, soprattutto, si ricostruirà con un’alimentazione sana e quindi con materiale di qualità.

Certo, il digiuno non è una passeggiata e bisogna aver chiaro in mente il motivo per cui lo si fa, altrimenti al primo fastidio (e ce ne sono), si molla. Questa volta abbiamo sentito entrambi forte nausea per un giorno intero, ma c’è stato anche il giorno con il cerchio alla testa o quello con un senso di spossatezza e di pressione estremamente bassa.

Sapevamo che erano tutte manifestazioni di eliminazione e avevamo piena fiducia nel lavoro che il nostro corpo stava facendo. In questo modo, abbiamo proceduto, con calma e con determinazione.

Fortunatamente non sono mancate giornate di euforia, leggerezza, pace, estrema chiarezza mentale, trasformazione di vecchie emozioni e intuizioni profonde su noi stessi e sulla vita.

Non avevamo prefissato una scadenza per il digiuno, per non metterci stress. Abbiamo ascoltato i segnali del corpo e dopo sette giorni abbiamo avuto la sensazione che era arrivato il momento adatto per riprendere l’alimentazione.

Ora siamo in questa fase, che è molto importante e delicata. I nostri corpi si trovano ancora in fase di rigenerazione e sono ora ripuliti, per cui abbiamo iniziato con succo di arancia e un po’ di mela ben masticata.

Un aspetto notevole del digiuno è quanto incredibili siano i gusti quando si riprende a mangiare. Il primo sorso di succo è stato come un assaggio di paradiso: le più dolci arance mai gustate prima!

Possiamo dire che questa sosta a Neochori è un vero viaggio nel viaggio. Un viaggio all’interno di noi stessi e del nostro rapporto con il corpo, la mente e lo spirito. Non ci stupisce che il digiuno sia sempre stata una pratica diffusa tra i mistici di tutti i tempi e di tutte le latitudini.

Come tutti i viaggi, anche questo avrà termine tra pochi giorni. Per noi sarà tempo di prendere la via verso nord, risalendo piano piano verso il Ticino.

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