Arca21
Negli ultimi mesi, sia in Svizzera, sia nel resto del mondo, sono sorte diverse controversie sulla gestione dell’impatto del virus, sulla necessità del confinamento sociale e sui possibili protocolli di cura. Fin dai primi momenti, e con il passare del tempo con sempre più forza, sono state zittite e ridicolizzate tutte le voci che dissentivano dall’approccio adottato. Il dibattito aperto e trasparente è stato rifiutato o evitato. A tutti i livelli sono stati usati attacchi personali, etichette offensive, diffusione di notizie tendenziose o false, ricatti e minacce. Questo approccio, da una parte allarmistico e dall’altra intimidatorio, ha impedito il dialogo e creato una divisione profonda nella società. A nostro umile avviso, si sta facendo esattamente il contrario di ciò che sarebbe necessario per far fronte comune a questa situazione che ci coinvolge tutti. Le persone sono tenute separate e isolate ad arte, e lo spazio democratico che tutela le libertà così duramente conquistate dai nostri avi, si sta restringendo a vista d’occhio.
Un numero di persone in costante aumento, si è reso conto che la situazione non ha fatto altro che mettere allo scoperto i meccanismi di potere che erano già all’opera da tempo. Un pezzetto alla volta, sono state attaccate le libertà e le possibilità di espressione e di benessere di tutti gli esseri umani, limitandole, controllandole, reprimendole o addirittura impedendole. Si tratta di una disumanizzazione che sta avanzando molto rapidamente e su larghissima scala, che molto deve alla vertiginosa accelerazione tecnologica in atto.
Il sistema a livello globale sta mostrando le sue crepe, le sue diseguaglianze e la sua insostenibilità, da tutti i punti di vista. Tutti noi ne facciamo parte, ma purtroppo, per la scarsa consapevolezza, si avvera difficile cambiare, adattarsi e prosperare in vista dei profondi cambiamenti in atto. Date queste premesse, sono nati molti gruppi e varie iniziative che hanno lo scopo di impregnare il sistema di relazioni sociali, riaprendo il dibattito politico. Si tratta di riconnettere tutti gli esseri umani tra loro, includendo anche la Natura, la Terra e lo Spirito.
ARCA21 è una di queste iniziative.
ARCA sta per “Associazione per la responsabilità e la cooperazione attiva”. È una neonata associazione che si propone obiettivi e valori che abbiamo sentito molto vicini e, per questo motivo, abbiamo voluto partecipare all’evento di presentazione, che si è tenuto sabato 24 luglio alla Fattoria biologica il Cardo a Ponto Valentino.
Finalmente riuniti, ci siamo approdati il pomeriggio precedente e ci siamo goduti la frescura della serata tra i monti della bellissima Val di Blenio e una bella dormita nel nostro Rocco. Il proprietario del Cardo, Eric, è un giovane uomo simpatico e disponibile, appena diventato papà per la terza volta. Ha voluto impostare la sua azienda in base a principi non solo biologici, ma anche spirituali, riservando un ampio prato a cerchi sacri che rappresentano simboli e cicli della Natura.
Un piccolo palco era stato predisposto per l’occasione sotto l’impressionante tettoia di legno che mantiene le balle di fieno asciutte, aperta verso i prati. Erano attese circa quattrocentocinquanta persone, tutte interessate a conoscere meglio l’associazione.
Oltre all’usuale discorso iniziale e alla presentazione del comitato fondatore, il programma della giornata era molto ricco, nonostante il poco tempo a disposizione. Si è parlato dell’approccio alla salute e al benessere, dell’indipendenza lavorativa e finanziaria, toccando anche il tema del rapporto con la tecnologia. Inoltre, si è discusso di agricoltura biologica rigenerativa, fino alle possibili modalità di coinvolgimento dei soci all’associazione ARCA21 e tematizzando anche gli aspetti di rappresentanza e tutela legale. Un aspetto che abbiamo trovato molto interessante è la volontà di tessere relazioni non solo a livello locale e svizzero, ma anche internazionale.
Nonostante l’eterogeneità dei partecipanti, si respirava un’aria di entusiasmo e di voglia di fare qualcosa di concreto insieme, che promette bene per il futuro di tutti, e non solo qui in Ticino. L’invito costantemente ripetuto è stato quello di coinvolgersi nell’azione concreta, a mettere le mani in pasta e attivarsi, ciascuno con le proprie capacità e possibilità. Si tratta di creare comunità con progetti locali, riavvire le banche del tempo, oltre alla possibilità di affiliarsi alla neo costituita associazione Arca21.
In questi tempi, così pieni di scossoni, divisioni e paure, esacerbati da tensioni finanziarie e climatiche, iniziative di questo tipo ci sembrano fondamentali per ridare alle persone la fiducia e il mutuo sostegno necessario a rifondare il nostro stile di vita in modo più sostenibile e intelligente.
Abbiamo passato una bellissima giornata insieme, rivedendo vecchi amici e nutrendoci di proposte concrete e positive. Il nostro augurio è di vedere iniziative locali simili prosperare ed espandersi anche a livello più globale. Da parte nostra, ci affilieremo sicuramente ad Arca21, seguendo da vicino i suoi progetti.