Vivere in 12 m quadri in due
Il nostro camper Rocco è un veicolo di dimensioni medie. Durante il nostro viaggio ne abbiamo visti di nettamente più ampi, delle vere e proprie case su ruote, con tanto di lavatrice, garage per un quad e a volte, vasca da bagno, e abbiamo anche avuto modo di visitare mezzi più piccoli, come furgoni camperizzati senza wc e doccia o ridottisimi veicoli offroad, in cui ogni cm quadro è pensato e funzionale al viaggio.
Noi abbiamo fatto la scelta di prendere un camper relativamente comodo, tutto sommato. Ed è così che da quasi due mesi viviamo in 12 metri quadri, dopo aver abitato per anni in una casa che ne misurava ben 300. Vivendo in uno spazio così ridotto, e quindi senza possibilità di scampo, fuoriescono per ognuno le parti creative e divertenti, ma anche quelle più spigolose. Prova a pensare: l’altro non si trova mai lontanto, è costantemente lì davanti ai tuoi occhi e ogni tuo senso – visivo, uditivo e anche olfattivo – ne percepisce la presenza. Di colpo, una calza lasciata sul divano, soprattutto se sporca, oppure il fatto di incrociarsi in ogni momento, diventano vere e proprie sfide di tolleranza e indulgenza.
Fatta questa premessa, si potrebbe pensare che vivere in due in 12 metri quadri sia arduo, complicato, magari anche angosciante, ma non è così. E ora ti spiego perché.
Innanzittutto, il camper è un mezzo di locomozione: ti porta dove scegli di andare. E noi scegliamo sempre di andare in posti belli e tranquilli. Il nostro bisogno di notti calme e silenziose è smisurato, dopo aver vissuto per anni lungo la linea ferroviaria che collega il nord al sud dell’Europa e di conseguenza aver sentito passare migliaia di treni passeggeri e merci, giorno e notte. Siamo entrambi d’accordo sul fatto che negli ultimi anni non abbiamo mai dormito così bene come ora, in camper. Ci cullano onde del mare, oche che starnazzano, cani che ululano, ma anche sapere che siamo circondati dalla natura, in tutte le sue forme. Dormiamo come ghiri: sonni profondi, colmi di sogni. Il nostro camper è un oasi di pace e serenità.
La nostra vita si svolge principalmente fuori, all’aria aperta. In questo momento aiutiamo la famiglia greca a barcamenarsi con i progetti che ha in testa, che sono tutt’altro che pochi. Le nostre giornate sono ricche di attività molto diversificate, come, ad esempio, il taglio di rami germogliati alla base dei tronchi d’olivo, la preparazione di pasti per tutti (siamo in sette: cinque adulti e due bambini), la semina dell’orto, la gestione di infiniti bucati o il gioco con bambini e cani, solo per citarne alcune. Finito il nostro lavoro, ci ritiriamo nel nostro camper con i muscoli che tirano un po’ e la sensazione di aver passato una giornata sensata. Rocco è un vero e proprio rifugio.
Questo viaggio e il fatto di co-esistere in pochi metri quadri ci danno l’opportunità di conoscerci sempre meglio. Siamo entrambi poco conflittuali e preferiamo risolvere i disaccordi in maniera civile, anche se situazioni come quella della calza sporca possono dare luogo a discussioni, ogni tanto. È da notare che il divano è posto vicino alla cucina, al tavolo da pranzo, al letto e a tutto il resto!
Tuttavia, le situazioni inusuali che incontriamo viaggiando ci fanno scoprire lati di noi stessi e dell’altro di cui non eravamo al corrente, e ci fanno apprezzare ancora di più l’altro. Uscire dalle situazioni abituali ci obbliga a usare pensieri nuovi e modi diversi per risolve le sfide che si presentano, perché le solite strategie non bastano. Si diventa così un pochino più “nuovi” e questo fa bene alla vita di coppia. Anche – o soprattutto – in 12 metri quadri.