Un anno dopo
Era il 17 settembre 2020 quando siamo partiti da Bellinzona per il nostro viaggio che si voleva di un anno. Ricordiamo ancora molto bene il misto di eccitazione, di curiosità e anche un po’ di apprensione a buttarci in un’avventura piena di incognite e di sfide. Sotto i nostri piedi ronfava il motore di Rocco, ancora tutto da vivere, e davanti a noi si apriva il potenziale di tutte le strade possibili, senza un piano di viaggio troppo prefissato, se non dal nostro desiderio di farci sorprendere da luoghi sconosciuti e persone nuove.
L’idea era di tornare in Ticino per alcune settimane agli inizi di novembre del 2020, per un corso di Francesco, successivamente annullato. Così, il viaggio è proseguito per mesi e con l’andare del tempo ci siamo trasformati, incontrando situazioni ignote e toccando a più riprese i nostri stessi limiti.
Abbiamo tenuto traccia di qualche episodio carino o significativo attraverso questo blog. Rileggendo gli articoli, tornano alla memoria le emozioni di quei momenti, come un film che ci è sembrato incredibilmente intenso e rapido. Il tempo è volato e dopo due mesi passati in Ticino, siamo ora pronti a ripartire, emozionati come se fosse la prima volta, nonostante l’esperienza raccolta fino a qui.
Il viaggio in camper ci ha cambiati, sia come persone, sia come coppia e sicuramente lo farà ancora. Partendo per la nostra avventura, cercavamo anche questo. Con noi ora c’è anche il piccolo Numi, che è parte integrante della nostra allegra combriccola viaggiante.
Non sappiamo cosa ci riserva il futuro, e i nostri piani sono ancora aperti a cambiamenti e modifiche. Questi tempi lo stanno insegnando: quello che appariva stabile e solido, mostra tutta la sua impermanenza e invita a ripensare la propria vita. Ora più che mai è il momento per renderla piena e ricca di contenuti autentici e umani.
Il guscio del camper è molto sottile e ci fa sentire vulnerabili e al contempo connessi a tutto ciò che ci circonda, con le sue bellezze, incongruenze e contraddizioni. Sta a noi seguire la voce interiore per dirigere i nostri passi nella direzione che più ci sembra giusta, con fiducia e gratitudine per tutti i doni che si manifestano incessantemente.
Ripartiremo tra qualche giorno, questa volta in direzione opposta. La Francia, la Spagna e il Portogallo hanno bellissimi progetti ai quali vorremmo partecipare e non stiamo più nella pelle al pensiero della partenza. Vorremmo inoltre anche noi sapere dove andremo a finire! Ancora un paio di cosucce da risolvere qui e poi, via, verso l’Hexagone!