Ticino
È da una settimana esatta che ci troviamo in Ticino, dopo aver passato gli ultimi giorni del viaggio in Italia, facendo brevi tappe a Trieste, Palmanova e Vicenza. L’attraversamento dei vari confini è stato facile: nessun doganiere ha voluto vedere altro che le nostre carte d’identità. Anche Numi è passato inosservato e il suo “pet passport” nuovo di zecca è rimasto rinchiuso nel cruscotto per tutti i 1200 km che abbiamo percorso.
Ci eravamo proposti di rientrare serenamente e di lasciarci sorprendere. Dopo 10 mesi di belle scoperte, una relazione molto affiatata e ripetuti episodi di bontà umana, pensavamo che ci saremmo adagiati in un contesto che già conoscevamo, rilassandoci e ricaricandoci per le nostre prossime avventure. Pieni di buoni intenti, siamo quindi entrati in Ticino da Brogeda, procurandoci come primissima cosa, la nuova vignetta autostradale 2021.
Non tutto però è andato come avevamo immaginato.
In primo luogo, abbiamo dovuto cedere la padronanza del nostro tempo. Siamo stati risucchiati dalla famiglia e abbiamo dovuto separarci: Nat è andata a Lugano a prendersi cura della sua mamma, reduce dall’operazione all’anca e Francesco si è trovato a Locarno con Numi e con Rocco posteggiato sull’asfalto, in pieno sole canicolare, non avendo trovato un altro posto che non sia a pagamento. Anche l’appartamento che abbiamo affittato a Locarno, come base, ha avuto bisogno di un po’ di cura e abbiamo dovuto spostare tutte le nostre cose dalla cantina per l’imminente ristrutturazione.
Malgrado la nostra iniziale benevolenza verso questo intermezzo in Ticino, difficoltà e situazioni poco carine sono sorte dal nulla quasi immediatamente.
Tra ripetuti controlli di polizia, scarsa cordialità da parte dei concittadini, solerti segnalazioni da parte dei condomini alla portinaia dell’immobile in cui si trova il posteggio per avvisare che “ce n’è uno che vive con un cane e dorme nel camper”, svariate pratiche amministrative da risolvere e lavori molto pratici e concreti da portare avanti, fino ad ora è stata più una corsa in salita che un periodo di ricarica.
Questa è un po’ la foto, in breve, della situazione attuale. Certo, le cose si sistemeranno, come abbiamo constatato più e più volte, in viaggio. È un bell’esercizio di presenza e centratura, che sono il miglior antidoto per non essere centrifugati dai mille dettagli, perdendo di vista l’insieme. Siamo impazienti di vivere belle esperienze anche in Ticino, appena ne avremo la possibilità, cioè appena ci ritroveremo nuovamente riuniti, noi tre e il nostro fido Rocco: un team collaudato.
Nel frattempo, ci siamo iscritti all’evento di presentazione dell’associazione ARCA21 voluta dal Dr. Ostinelli, a Ponto Valentino. Ci è sembrata un’iniziativa interessante e molto vicina ai nostri valori, un’occasione perfetta per conoscere persone nuove e sentire discorsi diversi.