gioia e salute

Stare bene è possibile

Il nostro viaggio si è rivelato anche una trasformazione personale profonda.
Le nostre pratiche di meditazione e di consapevolezza si sono unite alla nostra alimentazione vegana, per portarci sempre di più verso uno stile di vita ispirato all’Igiene Naturale.
Girando nei vari Paesi, abbiamo constatato che la grande maggioranza delle persone assume farmaci con noncuranza ed è spesso anche sovrappeso.
Le loro sofferenze sono inutili, evitabili e risolvibili con semplicità.
Questo ci motiva a condividere e diffondere il più possibile le opportunità e i benefici dello stile di vita che seguiamo.
Ci motiva anche a metterci a disposizione di tutti coloro che ne sentono il richiamo e magari non sanno bene da che parte iniziare.
In questo blog abbiamo creato una rubrica “Gioia e salute” dove approfondiremo questi temi, con informazioni e soluzioni pratiche che riteniamo utili e interessanti a questo scopo.

In questi anni di viaggio abbiamo girato e soggiornato in vari Paesi, tra i quali la Svizzera, l’Italia, la Francia, la Spagna, la Grecia, l’Albania, la Serbia e la Bosnia. Sono nazioni molto diverse tra loro, con culture e tradizioni proprie e tratti distintivi peculiari. In ogni luogo visitato, un aspetto ci ha colpito profondamente: la stragrande maggioranza delle persone adulte è malata e spesso è anche sovrappeso e gonfia. Finora solo eccezionalmente abbiamo incontrato un adulto che non assumesse qualche farmaco, in particolare quelli per la pressione alta, per i problemi di sonno, stress, ansia o diabete, solo per citarne alcuni.

Alla partenza dal Ticino, abbiamo preso il viaggio anche come un’opportunità per proseguire e migliorare il nostro stile di vita orientato alla salute, con vita all’aria aperta, movimento, meditazione e, soprattutto, un’alimentazione vegetale composta da molta frutta e verdura fresche. Nell’ultimo periodo abbiamo abbandonato definitivamente lo zucchero e il caffè (quest’ultimo già da anni da parte di Nat) e ridotto il glutine a quantità trascurabili. Il risultato è stato, ed è tuttora, una sensazione di salute e benessere ancora maggiori. Ad un certo punto, la differenza tra quello che stavamo vivendo e il quadro che incontravamo nel mondo è diventata così ampia da sconvolgerci.

Abbiamo iniziato a provare pena per tutte quelle persone che soffrivano e che spesso morivano prematuramente, per malanni totalmente evitabili e reversibili. Questo ci addolora particolarmente perché siamo fermamente convinti che la malattia non sia un destino ineluttabile e che il nostro organismo sia concepito primariamente per funzionare bene e stare in salute. Ci siamo interrogati su cosa potessimo fare per contribuire ad alleviare almeno un pochino questa sofferenza. Ad un tratto ci è stato chiaro: potevamo condividere le nostre informazioni ed esperienze raccolte nel corso degli anni, in modo che altri possano intraprendere il proprio viaggio per la salute e il benessere, così come lo abbiamo fatto e lo stiamo facendo anche noi.

Abbiamo ascoltato innumerevoli video e letto centinaia di articoli e pubblicazioni di medici, naturopati e studiosi che dimostrano senz’ombra di dubbio che un’alimentazione a base vegetale (frutta e verdura) migliora nettamente e, in una percentuale molto alta, guarisce dalla maggior parte delle patologie fisiche e anche mentali. Per ripristinare la salute è necessario dare al corpo le condizioni giuste, condizioni che sono estremamente semplici, partendo da una nutrizione adeguata.

Allora, perché l’umanità si è ridotta a sopravvivere in condizioni di patimento e malattia? Perché la maggioranza delle persone assume ogni giorno manciate di pillole, dilapida i soldi risparmiati per pagarsi cure costose e troppo spesso inefficaci, gira da un medico all’altro senza ottenere risposte chiare – e men che meno la guarigione – e vive nel costante terrore delle malattie e della sofferenza? Sono domande spontanee, davanti a un tale disastro. È un quadro desolante.

Studi del 2016 della John Hopkins Medical School e del British Medical Journal mostrano che la terza causa di morte in USA è costituita dai trattamenti medici a base di farmaci. Ciò significa che è il medico stesso a uccidere i suoi pazienti con i protocolli farmaceutici approvati dalle autorità mediche. Sembra impossibile, ma i dati ufficiali mostrano che negli USA muoiono ogni mese circa 15.000 persone in quel modo. Anche se in Europa non si è ancora arrivati a questi livelli, se non cambia qualcosa, entro breve lo stesso accadrà anche qui. Sono numeri paragonabili a quelli dei caduti durante una guerra, ma né i governi, né gli organi di informazione ufficiali ne parlano.

Gli interessi in gioco, per mantenere la situazione attuale che sta mandando all’altro mondo prima del tempo centinaia di migliaia di persone, sono enormi. L’industria alimentare, quella medica, ma soprattutto quella farmaceutica muovono capitali di dimensioni comparabili all’intero prodotto interno lordo (GDP) di Paesi come la Cina o gli Stati Uniti (Dati ricavati da Statista.com). Sono decenni che un marketing capillare e martellante spinge per rendere ogni persona isolata, impaurita e irresponsabile della propria vita e salute. Salvo poi per renderla dipendente, vendendole il rimedio, la cura, l’integratore o la pillola.

Una tecnica che viene usata continuamente è quella di creare confusione. Ogni giorno esce uno “studio” che afferma una cosa, subito dopo ne esce un altro che dice l’opposto, e poi un altro ancora che dice un’altra cosa ancora. Non parliamo poi della TV e dei giornali, che sfruttano ogni tendenza, vera o falsa che sia, pur di vendere. Anche i social media sono una palude di opinioni dove è molto difficile distinguere tra le fandonie, il marketing e le informazioni di valore. Chi teme di stare male, o già sta male, e vuole prendersi cura della propria salute, si perde in questo rumore di voci contrastanti. Nel chiasso più totale, continuano a perpetuarsi i vecchi miti sulla salute e l’alimentazione: “Bisogna mangiare un po’ di tutto!”, o: “Devi mangiare per ripristinare le forze”, oppure ancora: “Devi mangiare abbastanza proteine, altrimenti non hai energia”. In realtà, sono miti sconfessati dagli studi indipendenti e dall’esperienza pratica, ma confezionati ad arte per vendere prodotti, senza alcuna considerazione per i rischi alla salute.

Il dubbio viene creato appositamente, con studi finanziati proprio da chi ha interesse a mantenere la situazione, dove si affermano falsità o mezze verità, che trascurano dati importanti oppure che li scelgono appositamente per sostenere modelli sbagliati e dannosi. Anche nelle Università vengono trascurate nozioni fondamentali come quelle sull’alimentazione. Abbiamo preso ad esempio il piano di studi di laurea magistrale in Medicina Generale presso l’università Statale di Milano. In 6 anni di formazione non abbiamo trovato traccia di esami specifici sul tema dell’alimentazione. Non possiamo meravigliarci se i medici a loro volta trascurano il ruolo centrale dell’alimentazione e quindi per i risultati catastrofici dei sistemi sanitari che abbiamo sotto gli occhi: a fronte di “cure” e strumenti sempre più sofisticati e di costi sempre più elevati, le persone sono sempre più ammalate. Nel modello attuale, qualcosa non sta funzionando.

Alle persone che avrebbero intenzione di cambiare stile di vita e di seguire un’alimentazione diversa, viene sconsigliato di farlo. Addirittura, una larga parte dei medici afferma che l’alimentazione non ha nulla a che fare con la malattia. A noi sembra inconcepibile, eppure lo abbiamo vissuto di persona, su noi stessi e su decine di parenti e amici.

Se poi la persona afferma di voler smettere di assumere farmaci, entra in gioco il ricatto della paura. Infatti, le viene detto che è molto pericoloso e che ci saranno conseguenze gravi, cioè viene insinuato che starà sicuramente molto peggio.

Il meccanismo è semplice e tremendo: se la persona sta male, è colpa della malattia. Se invece per miracolo migliora, è merito della “cura”. Il fatto che siano proprio i farmaci a ingigantire il problema iniziale viene completamente coperto e nascosto.

La buona notizia è che è possibile liberarsi da questa schiavitù. E che la liberazione è a portata di mano di ognuno di noi. Non solo: è possibile vivere al massimo delle proprie potenzialità di salute e benessere. Lo possiamo affermare per conoscenza ed esperienza personale diretta. È totalmente possibile fare a meno di visite mediche, esami e trattamenti. La medicina è d’aiuto solo nei casi d’urgenza, per incidenti o lesioni, per preservare la vita. Per il resto, la consideriamo altamente pericolosa.

Come fare, allora?

Abbiamo visto con i nostri occhi che già due settimane di alimentazione a base vegetale bastano a trasformare i valori sanguigni in modo radicale. Solo 15 giorni! E non solo: il tono fisico inizia a migliorare, così come l’umore. Si dorme meglio, la nebbia mentale sparisce, si è meno stanchi. Spesso non c’è nemmeno più il bisogno di assumere farmaci.

Anche se 15 giorni mostrano spesso risultati sbalorditivi, non sono risolutivi, in particolare dopo anni di uno stile di vita squilibrato. L’alimentazione è solo uno degli elementi necessari per raggiungere e mantenere un livello ottimale di salute, per quanto fondamentale. Altrettanto importanti sono l’aria e l’acqua pulite, la qualità del sonno, il mantenimento di una temperatura gradevole (né troppo freddo, né troppo caldo), l’esercizio e movimento fisico, il riposo e il relax, lo svago, l’equilibrio emotivo, la sicurezza del soddisfacimento dei bisogni della vita, un ambiente vivibile, l’espressione della creatività, la padronanza e la responsabilità di sé, le relazioni sociali adeguate, una vita sessuale sana, la bellezza e uno senso o scopo nella vita. Un altro elemento molto importante è la pratica regolare di purificazione del corpo, per eliminare le tossine che inevitabilmente accumuliamo, vivendo nella società attuale.

Ognuno di questi elementi meriterebbe un approfondimento a sé. Tuttavia, è importante sapere che sono tutti collegati tra loro. Per esempio, iniziando a seguire un’alimentazione sana, si possono notare i cambiamenti in tutte le altre aree, senza particolari sforzi aggiuntivi. L’alleggerimento del corpo dalle tossine, creano, insieme alla nutrizione adeguata, una maggiore chiarezza mentale e consapevolezza emotiva, che a loro volta fanno fare scelte migliori nelle relazioni e nello stile di vita.

Quello che abbiamo constatato è che il salto per cambiare stile di vita richiede forza di volontà e una presa di responsabilità per la propria salute. E questo per molte, forse fin troppe persone, è difficile da compiere. Cambiare stile di vita vuol dire cambiare molte abitudini e non solo alimentari. A volte vuol dire anche cambiare ambiente di lavoro o di vita. Sono tutte cose che sconvolgono un trantran abitudinario e comodo. Anche se malata e insensata, è la realtà che la persona conosce. Fare il salto verso la salute, invece, appare come un’incognita. E le incognite non piacciono.

Inoltre, il corpo, dopo anni di stile di vita squilibrato, ha accumulato un bel carico di tossine fisiche, emotive e mentali. Quando si cambia stile e se ne assume uno salutare, il corpo si libera da questi fardelli. Cosa succede in pratica? Succede che tutti gli organi emuntori, quelli in grado di espellere le tossine per intenderci, in particolare la pelle, i polmoni, i reni, il fegato e l’intestino, iniziano a farlo. Gli effetti, come per esempio mal di testa, stanchezza, diarrea, muco, foruncoli e via dicendo possono essere fastidiosi. L’odore della pelle o del fiato può diventare pesante. Si tratta di sintomi passeggeri che prima o poi spariranno, ma è facile spaventarsi e demotivarsi, tornando alle consuete abitudini.

Inoltre, spesso proprio le persone che ci stanno attorno insistono per farci desistere dal nostro viaggio nella salute. Talvolta per ragioni di reale preoccupazione, perché ignorano gli effetti temporanei del processo di depurazione in atto. Altre volte, perché non sopportano di avere di fronte a sé qualcuno che sta cambiando. La loro stessa resistenza al cambiamento le spinge a cercare di sopprimere la situazione.

Tuttavia, è proprio quello il punto di svolta, perché da lì in poi, il corpo inizia a rigenerarsi, a ricaricarsi di energia e a funzionare con più vigore. La pelle diventa più morbida, i capelli più lucenti, la mente più limpida, la stanchezza cronica lascia il posto ad un’inestinguibile energia e a un maggiore ottimismo, non ci si ammala quasi più, le eventuali ferite guariscono in fretta. Tutta la vita cambia in meglio e lo scriviamo con convinzione, avendolo sperimentato su di noi e avendolo visto su altre persone che seguono uno stile di vita simile al nostro.


2 thoughts on “Stare bene è possibile

  1. Sono 100% d’accordo con il vostro scritto. Anch’io conosco persone che prendono pastiglie come fossero caramelle……e non guariscono
    mai…
    Grazie per raccontare le vostre esperienze! Le trovo interessanti e, come in questo caso, utili.
    Un caro saluto!

    1. Cara Rosanna,
      il tuo commento ci fa molto piacere perchè uno dei nostri scopi è proprio portare esperienze e magari anche mostrare una possibilità per stare bene a molte persone che soffrono e non sanno più cosa fare. Secondo te, quali argomenti potrebbero essere utili in questo senso?
      Un caro saluto dalla Grecia.

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