Rocco? Perchè Rocco?
Leggendo blog di camperisti incalliti, abbiamo scoperto che ognuno di questi aveva dato al suo mezzo un nome. Chi Poseidone, chi Emma, Chicco o Escargot (quest’ultimo ci risuona assai… la casetta sempre appresso, il passo pacato… ne capiamo benissimo il proposito!).
Non volendo essere da meno, anche noi abbiamo affibbiato un nome al nostro camper del ’96: Rocco, un nome arrivato come un fulmine a ciel sereno e che si è imposto così, senza mezze misure e senza possibilità di ripensamenti, un vero e proprio flash.
Abbiamo allora consultato la nuova bibbia dell’umanità (e cioè google) e abbiamo scoperto che San Rocco è il patrono dei viandanti e dei pellegrini, dato di fatto che ci è subito parso propizio per il nostro intento. Rocco inoltre (almeno per noi), evoca qualcosa di solido, stabile e rassicurante: una vera e propria rocca rocciosa. E anche questo ci è piaciuto.
“Ah, ma quindi Rocco Siffredi non c’entra niente?” (prima reazione all’annuncio ufficiale del nome ad amici e parenti). Come lo abbiamo già detto a loro, lo diciamo anche a voi: Siffredi non c’entra proprio nulla, il nostro Rocco è Rocco per conto suo e basta. E da quando l’abbiamo conosciuto, un mese e mezzo fa, abbiamo costatato che il nome gli calza a pennello. Il nostro Rocco lo porta con massiccia grazia.