(sperimentata il 3 ottobre a Marina di Vasto, Abruzzo)
Per due persone:
Due spicchi d’aglio – Olio d’oliva qb – Due belle manciate di pomodori datterini tagliati a dadini (meglio se meridionali) – 1 zucchina (grande) tagliata a dadini – Mezzo peperoncino piccante (possibilmente meridionale) –
250 gr di pasta a scelta – Sale – Acqua
In una pentola, far rosolare gli spicchi d’aglio nell’olio, aggiungere i pomodori tagliati in quattro e la zucchina a dadini. Cuocere insieme 5-6 minuti, aggiungendo il peperoncino piccante e il sale, fino ad avere un bel sughetto. E qui si fa interessante: versare la pasta direttamente nelle verdure e aggiungere acqua quanto basta per cuocerla insieme al resto, rispettando i tempi di cottura. In questo modo, la pasta s’impregna dei sapori del peperoncino e del sughetto e diventa ancora più saporita.
Nota: questa ricetta funziona benissimo con le paste senza glutine, che solitamente fanno più fatica a legare con il sugo.
2 thoughts on ““Pasta monopentola””
Mmmm che buono, devo provarla. Mi ricorda il sistema di cucina dominicana, loro cucinano spesso il riso o la pasta in questo modo. Provate ad aggiungere i fagioli neri e invece di pasta il riso ( non da risotto) ricaverete il ” moro de habichuela negras” squisito.
hahahaha! praticamente, se mettiamo riso al posto di pasta e fagioli neri al posto delle verdure, non resta più nulla dell’idea iniziale!
Che sia squisito anche il “moro de habichuela” ne siamo certi.
Mmmm che buono, devo provarla. Mi ricorda il sistema di cucina dominicana, loro cucinano spesso il riso o la pasta in questo modo. Provate ad aggiungere i fagioli neri e invece di pasta il riso ( non da risotto) ricaverete il ” moro de habichuela negras” squisito.
hahahaha! praticamente, se mettiamo riso al posto di pasta e fagioli neri al posto delle verdure, non resta più nulla dell’idea iniziale!
Che sia squisito anche il “moro de habichuela” ne siamo certi.