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La vita scombina i piani

Nat è tornata in Spagna, dopo un mese intero passato a Belgrado. Con la sua giacca invernale ripiegata sul braccio, è apparsa felice all’uscita dell’aeroporto di Malaga, dove l’aspettava un impaziente Francesco, pronto a prenderla nelle sue braccia.

È stato un momento atteso, quasi magico e ci è sembrato che fosse passato un tempo infinito dall’ultima volta che siamo stati insieme. Il nostro abbraccio è stato lunghissimo, nel bel mezzo della hall dell’aeroporto, incuranti del via vai di personale e viaggiatori.

Numi ci attendeva nell’auto di Emmeline e sulle prime non ha capito chi fosse entrato insieme al suo padroncino, ma una volta annusata ben bene, ha iniziato a mordicchiare i vestiti di Nat: il suo modo preferito di mostrare gioia e apprezzamento.

Al mattino Francesco era stato al mercato e aveva riempito il bagagliaio di manghi, cherimoye, banane, cachi e arance per rinfrancare Nat, reduce dalla frutta e verdura invernali dei supermercati belgradesi.

Per celebrare il nostro incontro abbiamo fatto sosta in un ristorante vegano a Torre del Mar, degustando la versione vegetale di un tradizionale piatto povero andaluso a base di ceci, verdure e “salsiccia” piccante seguito da un intenso dolce al cioccolato. Seduti al sole, ci siamo raccontati le piccole e grandi vicissitudini delle ultime settimane, con tutte le persone con le quali abbiamo interagito.

Tornati alla finca, per accogliere e conoscere la nuova arrivata, Emmeline ci ha preparato uno smoothie di benvenuto con uno dei suoi deliziosi manghi. Dopo una bella chiacchierata, ci siamo ritirati nel nostro Rocco, poiché la sveglia per Nat era suonata alle 3 del mattino e la stanchezza si faceva sentire.

Le è servito un po’ di tempo per atterrare davvero in terra andalusa. Passare in una manciata di ore da un appartamento da cui usciva di rado, in mezzo a una grigia capitale continentale, dove si è occupata di suo padre malato, per ritrovarsi nuovamente nella nostra vita movimentata e nomade è stato un salto considerevole.

I giorni seguenti sono trascorsi velocemente, tra le mille cose da fare, le passeggiate con Numi, gli incontri con i nostri cari amici e i nostri racconti senza fine.

Proprio mentre stavamo pianificando il lungo viaggio per andare in Serbia, è arrivata la notizia che la situazione di Petar si era aggravata all’improvviso e richiedeva ora la presenza costante di due persone.

Nel frattempo, Francesco aveva fatto una visita oculistica per controllare l’occhio destro dopo l’operazione per il distacco della retina, l’estate scorsa. Sorprendentemente, l’occhio sinistro è affetto da cataratta ed è da operare quanto prima. L’occhio destro operato, invece, è perfetto, ma di guidare per migliaia di chilometri non se ne parla proprio.

A questo punto Nat volerà nuovamente a Belgrado, dopo una sola settimana passata in Spagna, mentre Francesco resterà nel clima mite della zona attorno a Malaga.

Il sole è luminoso in questi giorni e scioglie il velo di tristezza che ci ha avvolti, di fronte a questa nuova separazione e alla difficoltà a immaginare ciò che ci riserverà il futuro. Abbiamo passato il pomeriggio al mare, sulla terrazza del Baños del Carmen a Malaga, guardando il sole specchiarsi nel mare, al tramonto verso i monti all’orizzonte. Avvolti dalla sua luce arancione, ci siamo sentiti vicini e pronti per affrontare l’imminente, nuova avventura che ci aspetta.

2 thoughts on “La vita scombina i piani

  1. ❤️ mi piace leggere delle vostre avventure è praticamente un libro a puntare ! Ammiro la positività con cui affrontate le difficoltà! Un abbraccio forte. Attendo presto un altro racconto che possa vedervi presto di nuovo uniti.

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