Inciampo vegano
Uno dei nostri buoni propositi per il 2021 è stato quello di mantenere un’alimentazione sana. Mangiare in modo sano significa per noi mangiare vegano, con abbondanza di alimenti crudi, come frutta, insalate e verdure bio.
Seguiamo questa alimentazione da anni ormai, e piano, piano, abbiamo ridotto spontaneamente anche il caffè, l’alcol e lo zucchero, così come il glutine, se non in rare occasioni, e in quantità molto ridotta.
Ieri abbiamo festeggiato il nuovo anno insieme alla “tribù di Eumelia”, sostenuti da una bellissima giornata di sole, che ci ha permesso di mangiare all’aperto. I ritmi sono stati da giornata di festa: ci siamo svegliati più tardi del solito e in vista del pranzo che si preannunciava piuttosto ricco, abbiamo saltato la colazione. Come contributo al pranzo, abbiamo preparato un paio di insalate: una di cavolo cappuccio e melograno, e l’altra di carote e barbabietola grattugiate, con noci e uvetta.
Verso l’una e mezza, Marilena ha iniziato i preparativi per il suo burger vegano: frittura di funghi impanati, enormi, e patatine fritte. Nel frattempo, abbiamo tagliato il pomodoro, la cipolla fresca, i cetriolini sottaceto, abbiamo preparato una salsa di avocado e un ketchup di barbabietola. Verso le tre, abbiamo scaldato i panini senza glutine per i burger e ci siamo messi a tavola.
La fame ormai si faceva sentire parecchio. Abbiamo saltato le insalate, e ognuno ha preparato il suo burger gigantesco, riempiendolo di ogni cosa e azzannandolo di gusto. Le patate fritte, preparate fresche, erano deliziose e ancora calde. Un piccolo brindisi, e poi giù a masticare e a raccontarci le nostre storie. Ci siamo fatti prendere la mano, e abbiamo riempito le nostre pance come non ci succedeva da molto tempo.
Alla fine, abbiamo completato l’opera con una fetta di dolce, chiamato “tarte assassin”. Si tratta di una ricetta francese di torta al cioccolato, con base di caramello e burro salato (in questo caso, margarina). Ha un nome azzeccatissimo: questo dolce è un vero assassino per la pancia. Il fortunato scopritore del soldino celato nella torta, come vuole la tradizione, è stato Orpheas. Il piccolo ovviamente, non se ne è curato minimamente, preso com’era a giocare con i tappi di bottiglia.
È stato un pranzo ottimo, e totalmente esagerato.
Dopo i saluti, a fine pranzo – erano già le cinque e mezza – siamo tornati al camper, in uno stato di annebbiamento e pesantezza. Avevamo mangiato cibo vegano, d’accordo, ma ovviamente troppo pesante per noi. Anche la notte è stata difficile. Mille giravolte nel letto, risvegli, gite al bagno e sogni agitati. Questo “inciampo vegano” ci da ora ancora più motivazione a ricordarci di volerci bene e di trattare con grande cura questa meravigliosa casa che ci ospita e ci sostiene in ogni istante della vita: il nostro corpo. Oggi carburiamo a frutta e insalata, dando al nostro corpo il tempo di ripristinare le sue funzioni al meglio.