scelte

Francesco

Ricordo ancora nei dettagli il momento in cui, all’ashram del mio Maestro spirituale a Poona, ho ricevuto il nome Prem Kuteer, la casa dell’amore. La cerimonia con centinaia di persone vestite di bianco, la musica, le innumerevoli collane di fiori, e il momento di sorpresa, seguito da una sonora risata: la casa dell’amore? Proprio a me, che in quel momento ero senza casa, con i pochi miei possessi in una valigia e incazzato con il mondo intero? Questo è il mistero del maestro, che amorevolmente dà il suo colpetto, in modo da accendere una scintilla sulla strada da percorrere.

Diventare ed essere una casa dell’amore.

Ho preso il compito così sul serio, da adottare il nome Kuteer immediatamente: in famiglia, con gli amici, sul lavoro. Sono stato dunque Kuteer dal ’95 e ancora oggi, questo nome rappresenta il legame con il Maestro e la ricerca interiore. Kuteer – la casa dell’amore è, e resterà importante, nella mia vita.

Il fatto è che da alcuni mesi, già prima di partire con Nat e Rocco, avevo iniziato a provare un certo disagio con quel nome. Era una sensazione molto sottile, per cui l’ho messa da parte, senza più pensarci. Poi mi sono messo a lavorare sul lancio di un sito per far conoscere e proporre il mio lavoro con le persone attraverso PSYCH-K®. Ho scritto e riscritto decine di testi e mi sono scervellato su possibili nomi per il sito, ma ogni volta finivo arenato e pieno di dubbi e resistenze. Mi sentivo bloccato e mi sono reso conto che presentarmi con il nome Kuteer non mi convinceva più.

E lì ho capito che un ciclo di vita si era concluso.

Questo mi ha messo in crisi. In che senso, era finito il ciclo? Non trovavo una risposta soddisfacente. Allora mi sono connesso alla mia parte saggia, nel cuore, e lì ho sentito che era ora di tornare a usare il mio nome di battesimo: Francesco.

L’ho rigettato subito. Mi sono detto: ma come, dopo 25 anni, torno a usare il nome che già avevo?! Il messaggio dal cuore era troppo chiaro: Francesco. Non i nomignoli con cui sono stato chiamato per anni: Checco, Cesco, Franz, Ciccio, Franci, Frank, no, no, niente di tutto questo. Francesco, e basta.

Allora, mi sono chiesto cosa rappresenta il nome Francesco, in questo momento di vita. Si è aperto uno scrigno di risposte e di intuizioni.

Francesco è, semplicemente, un bel nome.

Inoltre, questo è un periodo in cui sento nettamente uno spostamento di energia interiore, dalla testa al cuore. E lì, come ho detto, la mia voce interiore ha detto che questo è il nome giusto per me, ora.

Le altre, le capirò strada facendo.

Una cosa è certa: da adesso in avanti, il mio nome è questo: Francesco.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *