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Cinquantanove candeline per Francesco

Avevamo fatto dei piani per festeggiare tutti insieme il compleanno di Francesco e a questo scopo avevamo ripulito meticolosamente la sala da pranzo, con i suoi innumerevoli vetri alle finestre, sistemando a puntino anche lo spazio esterno. Il piano iniziale includeva di andare a ritirare l’olio dal frantoio, un paio di pacchi di acquisti effettuati online e soprattutto a comprare dei manghi per il pranzo. Per il menù avevamo previsto una zuppa thai, un polpettone di lenticchie con chutney di mango e torta alle pere e cioccolato. Nel frattempo, Liz si è presa un’influenza e non si è più fatta vedere, passando le ultime due giornate a letto.

Di notte, verso le tre, ci ha svegliato il forte picchiettare della pioggia sul tetto. Portata da un vento impetuoso, arrivava a spruzzi intensi. Rannicchiati nel letto, ascoltavamo il suono di tutta quell’acqua che cadeva dal cielo, con Rocco che sussultava ogni volta che veniva colpito dal vento. Al mattino, la pioggia si è trasformata in un vero diluvio, con fortissime raffiche di vento e qualche accenno di grandine. Sembrava che il cielo avesse deciso di celebrare il compleanno di Francesco in un modo tutto suo.

Abbiamo visto formarsi veri e propri fiumiciattoli di fango attorno al nostro camper e cascate di acqua piena di terra e detriti scendere dalle terrazze dei campi, trattenuta a stento dai vecchi muri di pietre a secco. Con molta pazienza, abbiamo convinto Numi a uscire un attimo, per rientrare precipitosamente, tutto bagnato, dopo aver svuotato la sua vescica.

Il programma iniziale è così naufragato sotto una pioggia battente e abbiamo deciso di passare una giornata tranquilla, all’interno del nostro Rocco, ascoltando le incalzanti goccie d’acqua e ideando piani per il seguito del viaggio, con Numi felice di stare con noi, all’asciutto, accoccolato ai nostri piedi.

In mezzo alla mattinata, abbiamo inviato le nostre intenzioni per far tornare il bel tempo, mentre immaginavamo di stare al sole, con una leggera brezza e il canto degli uccelli attorno a noi. L’universo ci ha ascoltato: pochi attimi dopo la pioggia è scesa di intensità e la grandine è sparita.

Ne abbiamo approfittato per preparare un gustoso pranzetto e una torta di compleanno nella cucina della casa principale. Con nostra grande meraviglia, la pioggia è cessata completamente e tra le nubi è apparso il primo raggio di sole. Abbiamo subito messo le nostre scarpe da ginnastica e dopo aver pranzato, siamo andati a fare una passeggiata. Le precipitazioni sono state troppo intense perché i terreni le potessero assorbire e si erano raccolte negli avvallamenti, in laghetti e corsi d’acqua che formavano piccole cascate sui muri a secco. Le strade in questa zona sono soggette ad allagamenti, perché i contadini tengono completamente privi di vegetazione i terreni sotto agli olivi, che si trasformano così in piste da cui l’acqua scende rapida a valle. Anche noi abbiamo dovuto destreggiarci per attraversare fiumiciattoli e laghetti.

La giornata si è svolta così, con calma e lentezza, fino a sera. Il messaggio per Francesco è proprio quello di apprezzare i ritmi lenti e la semplicità: è proprio stata una bellissima giornata di compleanno. Ah, e anche la torta era ottima!

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